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Grazie al progetto dedicato alle scuole, voluto dall’Ateneo di Tor Vergata e siglato con la Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù, è possibile ora ripercorrere i luoghi del Collegio d’un tempo a Villa Mondragone: camminare, grazie alla fantasia animata dallo sguardo dei documenti ingialliti, pei lunghi corridoi; correre nei vasti spazi che formano una delle più belle terrazze su Roma e pensare a quante volte gli allievi del Collegio hanno guardato la grande città desiderosi di visitarla, magari in una delle uscite domenicali; rivedere le aule arredate con l’essenziale, come fondamentali per la vita futura degli alunni furono di certo i contenuti che in quegli spazi i professori donarono per quasi novant’anni; ammirare i capolavori dell’arte figurata, che ancora oggi s’innestano sullo sfondo della Capitale facendo sognare un mondo più ‘bello’; sentire il profumo dell’antichità emanato dai mobili; mirare, come fecero quegli alunni a partire dal 1865, gli occhi delle figure dipinte lungo le vaste pareti che danno nome alle stanze, irradiate da colori diversi; considerare il fatto che tra quelle mura s’umanizzano tanti volti studiati sui libri di storia: i due consoli romani del 151 d.C., Condiano e Massimo dei Quintili; il Card. Marco Sittico Altemps; Papa Gregorio XIII che nell’attuale Sala degli Svizzeri promulgò con bolla papale Inter gravissimas la riforma del calendario; i Papi che vi risiedettero fino allo spostamento della sede nel 1626 a Castel Gandolfo per volere di Urbano VIII; il Card. Scipione Caffarelli Borghese; Jan van Santen, cioè Giovanni Vasanzio; Paolina Bonaparte e Camillo Borghese; i Padri della Compagnia di Gesù che fecero splendere ancora una volta la bellezza della cultura nella Villa: emblema di tale costante bagliore è il fatto che quelle antiche pareti sono quasi un tutt’uno con il grande Vocabolario di greco di padre Lorenzo Rocci, per vent’anni insegnante, preside e anche confessore del Collegio, il quale «di giorno insegnava, di notte pregava e lavorava». Eppoi, il marchese De Sade, Goethe, George Sand, Henry James, i quali dedicarono a Villa Mondragone delle mirabili e ammirate pagine. Vi aspettiamo!”

Con queste parole il Prof. Vittorio Capuzza invita le scuole di ogni ordine e grado, dalla primaria agli istituti superiori, a scoprire la mostra permanente “Una Scuola del passato per le Scuole del presente: il Collegio di Villa Mondragone” dedicata alla storia della Villa e al Collegio dei Gesuiti che qui ebbe sede dal 1864.

Gli scopi del progetto (https://pcto.uniroma2.it/pcto/progetto.php?id=396) strutturato con la collaborazione della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù (Gesuiti) sono:

– favorire la conoscenza della storia e delle tradizioni esemplari di Villa Mondragone, soprattutto alle Scuole del comprensorio dei castelli Romani e della capitale.
– Il secondo obiettivo è quello rivolto agli studenti delle Scuole superiori per una didattica interdisciplinare.

Per avere più notizie sulla mostra e sul progetto o per concordare una visita con le proprie classi, i docenti possono consultare il sito dedicato storiacollegiomondragone.uniroma2.it

Inoltre, per le classi III, IV e V degli istituti Secondari di secondo grado è possibile attivare un PCTO –  “Una scuola di scuole. Fra arte e scienza a Villa Mondragone”. Per tutti i dettagli del progetto è possibile consultare la scheda dedicata all’interno del catalogo sulla piattaforma PCTO: https://pcto.uniroma2.it/pcto/progetto.php?id=396